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Legge di Bilancio 2018, le misure previste

Pensioni

L’APe volontaria è prorogata fino al 2019, anche per recuperare i ritardi attuativi che di fatto ne hanno impedito la prevista partenza nel 2017. Sono individuate 15 tipologie di lavoro gravoso esenti dallo scatto di cinque mesi di aumento età pensionabile (le 11 che già avevano diritto all’APe Social a cui si aggiungono siderurgici, marittimi, pescatori e agricoli), categorie a cui viene anche estesa la possibilità di accedere all’APe Social e alla pensione anticipata precoci. La platea degli aventi diritto a questi due istituti previdenziali si amplia anche ai disoccupati che hanno perso involontariamente il lavoro per scadenza del contratto a termine, precedentemente esclusi. Sono previsti sconti contributivi fino a due anni per le donne con figli (sempre in materia di accesso all’APe social).

Riforma della rendita integrativa RITA, che non richiede più gli stessi requisiti di età e contribuzione necessari per avere il diritto all’APe volontaria, ma è utilizzabile da tutti i lavoratori iscritti ai fondi di previdenza complementare che abbiamo almeno 20 anni di contributi versati (alla previdenza primaria), e a cui manchino al massimo cinque anni all’età pensionabile. Infine, il pagamento pensioni resta al primo giorno del mese (abrogata la norma che prevedeva lo slittamento al secondo giorno bancabile del mese dal 2018). Unica eccezione, il mese di gennaio, in cui il versamento avviene il secondo giorno bancabile: l’INPS ha già comunicato che verserà le pensioni il 3 gennaio.

Lavoro

Sconto contributivo del 50%, per un massimo di 36 mesi (tre anni) per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani under 30. L’agevolazione si applica fino a un importo massimo di 3mila euro. E’ strutturale (quindi non si applica solo per un periodo limitato di tempo). Viene potenziata per il solo 2018 alle assunzioni di giovani fino al compimento dei 35 anni. C’è invece l’esonero contributivo per le assunzioni, sempre a tempo indeterminato, al Sud, si giovani fino a 35 anni oppure di adulti privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi. C’è poi un esonero contributivo triennale specifico per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali fino a 40 anni, per stimolare l’imprenditoria nel settore.

Salgono leggermente le soglie di reddito che danno accesso al bonus di 80 euro al mese (di fatto, per incamerare l’aumento del rinnovo del contratto degli statali): 24mila 600 euro per avere il bonus pieno, che poi si riduce fino ad azzerarsi per chi supera i 26mila 600 euro.

 

Viene introdotto, per il 2018, un credito d’imposta al 40% per la formazione 4.0 dei lavoratori dipendenti, fino a un massimo di 300mila euro a impresa. E’ necessario che la formazione si prevista da accordi sindacali territoriali o aziendali. E’ incentivata solo la formazione sulle tecnologie 4.0, che sono chiaramente dettagliate dalla legge.

 

Misure per la stabilizzazione di 18mila insegnanti precari. Diverse norme sugli ammortizzatori sociali, fra cui segnaliamo l’assegno di ricollocazione esteso ai lavoratori in cassa integrazione. Diventa più stringente la norma sull’equo compenso professionisti inserita nel decreto fiscale (e già in vigore): il compenso deve essere conforme ai criteri ministeriali.

Imprese

Prorogati al 2018 il superammortamento per acquisto beni strumentali nuovi, che però scende al 130% e l’iperammortamento per la digitalizzazione 4.0, che resta invece al 250%. Sono stati inseriti nuovi software ammissibili all’iperammortamento (agevolati con la maggiorazione del 40%). Rifinanziata la nuova Sabatini per le PMI, con la maggiorazione del contributo ministeriale che sale al 30% (l’anno scorso era al 20%). Quindi, il contributo che copre gli interessi si calcola su un tasso pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti digitali. Il 30% delle risorse stanziate è destinato specificamente agli investimenti digitali 4.0.

Per le PMI c’è un credito d’imposta al 50% sui costi di consulenza per l’ammissione alla quotazione in Borsa. Slitta al periodo d’imposta 2018 l’IRI (imposta reddito d’impresa) per imprenditori individuali e società in nome collettivo e in accomandita semplice in contabilità ordinaria. Ci sono diverse misure per l’internazionalizzazione e il rifinanziamento del piano Made in Italy.

Fisco

Prorogati il bonus ristrutturazione e riqualificazione energetica nella misura del 50 e 65%, con qualche rimodulazione (l’ecobonus scende al 50% per finestre e infissi, schermature solari, sostituzione impianti di climatizzazione invernale). Proroga anche per il bonus arredi destinati a immobili oggetto di ristrutturazione edilizia. Nuova detrazione al 36% per gli interventi su aree verdi, terrazzi e giardini privati: riguarda, nel dettaglio, interventi su aree scoperte private, realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili. Infine, bonus sisma all’80%, che sale all’85% nei condomini.

Introdotta la web tax, che scatterà nel 2019: è un’imposta fissa pari al 3% che si applica alle transazioni online di servizi (quindi, non al commercio elettronico di prodotti). Riguarda solo coloro che effettuano almeno 3mila transazioni l’anno.

Sale a 4mila euro, dagli attuali 2mila 800, il reddito che consente di essere considerati figli a carico. Proroga della cedolare secca al 10% sugli affitti a canone concordato. Detraibilità al 19% degli abbonamenti ai mezzi pubblici, fino a un massimo di 250 euro, e deducibilità dei rimborsi del datore di lavoro sul tragitto casa-lavoro. Detrazione al 22% per gli studenti fuori sede in un comune ad almeno 100 chilometri km dall’università.

Dal 2019 la fatturazione elettronica diventa obbligatoria anche fra privati. Nel 2018 lo Spesometro resta semestrale (o annuale, a scelta del contribuente). Slitta al 2019 l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (SIA), nel 2018 restano gli studi di settore.

Il calendario fiscale viene semplificato: scadenza unificata al 23 luglio per la presentazione del 730 (indipendentemente dalle modalità di presentazione, diretta o tramite i Caf), con l’unica eccezione dell’invio tramite sostituti d’imposta, per cui la scadenza resta il 7 luglio. Slitta al 31 ottobre la presentazione del modello Redditi e della dichiarazione IRAP. Spesometro al 30 settembre.

Altre misure

  • Stop al pagamento degli stipendi in contanti: bisogna pagare tramite bonifico bancario, strumenti di pagamento elettrico, oppure, nel caso in cui l’impresa paghi in contanti, non può consegnare la somma direttamente al lavoratore ma deve passare attraverso uno sportello bancario o postale oppure compilare un assegno.
  • Bonus bebè anche nel 2018, ma solo per un anno (non più per i primi tre anni di vita del bambino). Resta a 80 euro al mese, oppure a 160 euro per le famiglie più disagiate.
  • Imprese immobiliari ammesse fra le PMI in cui bisogna investire almeno il 70% dei PIR, i piani individuali di risparmio introdotti dalla manovra dell’anno scorso.
  • Sigarette elettroniche acquistabili anche online.