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FEDITALIMPRESE A FAVORE DEL CENTRO DI PROTONTERAPIA DI CATANIA

Doctor rushing in hallway

In questi ultimi giorni si è appreso dalla stampa che la Regione Siciliana ha stornato i finanziamenti del Centro di Protonterapia per la cura dei tumori programmato nella città etnea, lasciando sfumare il virtuoso progetto sviluppato dai Laboratori Nazionali del Sud dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Catania.

“Il Centro di Protonterapia ha un doppio valore: sanitario assistenziale come punto di riferimento per il Meridione; ed economico perché, oltre a rispondere alle esigenze di spending review con un risparmio di oltre 200.000 euro sul bilancio regionale sanitario, andrebbe a incrementare l’interesse generale della città di Catania legato ai servizi di supporto, facilmente riconducibili ai B&B, punti di ristoro ed esercizi commerciali nel senso più ampio, a cui non possiamo rinunciare.”- afferma Michele Neri, Direttore provinciale di Feditalimprese.

Il metodo per la cura dei tumori attraverso l’impiego di protoni che intervengono senza danneggiare i tessuti sani, come al contrario avviene con la radioterapia convenzionale, è praticato in 57 centri in tutto il mondo, di cui 19 in Europa, 17 negli Stati Uniti e 13 in Giappone: sono stati trattati oltre 140.000 pazienti con risultati molto incoraggianti, come viene ampiamente documentato su diverse pubblicazioni scientifiche e dalle fonti che hanno riportato la notizia in oggetto.

In Italia risultano attivi i centri di Pavia e Trento. A Catania, la protonterapia è applicata per la cura del melanoma della coroide che interessa solo la regione oculare e, nonostante i risultati altamente soddisfacenti, è stata negata la possibilità di estendere la stessa cura agli altri organi del corpo umano. In tal senso, sono stati chiesti chiarimenti dall’On. Walter Rizzetto – Vicepresidente Commissione Lavoro, al Ministro Beatrice Lorenzin per tentare di riprendere la questione.

“Pertanto,” – conclude Michele Neri, “rimango dell’avviso che si rende necessario qualsiasi intervento per portare a compimento il Centro di Protonterapia a vantaggio dei degenti altrimenti costretti a intraprendere costosi ed estenuanti viaggi della speranza, ma anche degli esercenti ai quali non può essere negata questa importantissima opportunità”.

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